VALUTAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI

Valutazione DAD

D.P.R. 122/2009 Regolamento Ministeriale per la Valutazione

Dlsg.62/2017

Presentazione USR Veneto

Estratto Delibera Collegio docenti 18 Maggio 2018

Il decreto n.62/2017, attuativo della legge n.107/2015, seguito dalla Nota MIUR n.1865 del 10.10.2017 a partire dal corrente anno scolastio, ha introdotto importanti novità relative alla valutazione.

Per il corrente anno scolastico "La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni (articolo 2 del D.lvo 13 Aprile 2017 n.62 )" viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza per la scuola primaria e , per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grao, allo Statuto delle studentesse e degli studenenti , al Patto di corresponsabilità e ai singoli regolamenti approvati dall'istituzione scolastica.

Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio (nota MIUR 10.10.2017 prot. n. 1865).

La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito. Pertanto, il nostro collegio dei docenti con delibera del 29.11.2017, ha provveduto ad adeguare il documento di valutazione degli apprendimenti periodici e finali tenendo conto delle novità sopra esposte.

LA VALUTAZIONE

È l’attività che dà significato alle informazioni ricavate dalle diverse tipologie di verifica messe in atto. Produce informazioni utili riguardo alle scelte da fare e alle azioni da intraprendere. Ciò che viene valutato è i llivello di competenza raggiunto nei diversi ambiti.

A tale scopo si valutano le conoscenze e le abilità dimostrate, i processi di pensiero attivati, gli atteggiamenti, gli stili e il comportamento, in situazioni note e nuove.

A COSA SERVE?

A rilevare le conoscenze, le potenzialità, i bisogni, gli interessi degli alunni, allo scopo di

progettare un percorso significativo, adatto alla classe nel suo complesso, ma anche alle

esigenze dei singoli;

a operare gli eventuali opportuni adeguamenti e, se necessario, a predisporre dei percorsi

personalizzati;

a delineare un profilo che tenga conto della complessità della persona, oltre che delle

competenze acquisite.

Ha finalità formative, essendo funzionale alla regolazione, al cambiamento, al miglioramento

e quindi all’apprendimento.

Assume infatti significato se favorisce l’apprendimento, motivando l’alunno a imparare, e se

educa alla consapevolezza, stimolando l’autovalutazione da parte del soggetto che apprende.

Deve pertanto assolvere ai seguenti compiti: aiutare a riconoscere le capacità e a scoprire i

punti deboli;abituare a considerare l’errore come opportunità di apprendimento e non come

motivo di frustrazione; fornire strumenti per comprendere quali aspetti possono condizionar

positivamente o negativamente il percorso aiutare a trovare strategie utili al miglioramento e

al superamento delle difficoltà; gratificare.

COME SI ESPLICA?

L’insegnante opera con criteri di imparzialità e di trasparenza.

• Esplicita le conoscenze e le abilità oggetto di verifica, in funzione dei traguardi di competenza attesi; descrive inoltre i criteri utilizzati per definire il livello di preparazione raggiunto.

• Coinvolge gli alunni nella condivisione dei criteri valutativi, in modo progressivamente più attivo in ragione della loro età, per stimolare la loro consapevolezza.

• Si avvale di osservazioni sistematiche e di rilevazioni, strutturate coerentemente con gli obiettivi formativi definiti nella programmazione.

• Predispone uno o più compiti complessi per valutare il livello di competenza raggiunto. Se necessario propone prove di verifica differenziate in caso di percorsi individualizzati o personalizzati.

• Si confronta periodicamente coi colleghi, soprattutto in merito alla maturazione delle competenze trasversali.

VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA I° GRADO

VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Valutazione degli apprendimenti

Sul giornale dell’insegnante la valutazione potrà essere indicata con voto numerico espresso in decimi, e con altre modalità stabilite dal docente, che in tal caso espliciterà.

Le valutazioni intermedie e finali degli apprendimenti vengono espresse mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, e certificate nella scheda quadrimestrale consegnata ai genitori a febbraio e a giugno.

Sul documento di valutazione il voto viene riportato in cifre e in lettere.

Nelle pagine successive sono descritti i criteri di attribuzione di ciascun voto.

La valutazione degli apprendimenti di Religione Cattolica viene espressa con giudizio sintetico su scheda allegata al documento di valutazione.

La valutazione intermedia e quella finale vengono accompagnate da un giudizio analitico sugli atteggiamenti e sulle modalità di lavoro dell’alunno.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Valutazione del comportamento

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

Ai sensi dell'art.1 comma3 del Dlgs 13/04/2017, n.62 la valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

DESCRITTORI DEL VOTO di CONDOTTA DELIBERATI DAL COLLEGIO DOCENTI

- RISPETTO DELLE REGOLE

In relazione alla norme che regolano il comportamento sociale l’alunno/a dimostra di:

Condividere le regole

Rispettare le regole

Accettare le regole

Accettare parzialmente le regole

Mancanza di autocontrollo

Rifiutare le regole

- RELAZIONE

Nella comunicazione e nella relazione interpersonale si propone:

In modo costruttivo

Mostrandosi collaborativo

Mostrandosi disponibile

In modo selettivo

In modo talvolta conflittuale

In modo conflittuale

- PARTECIPAZIONE

Partecipa alle attività proposte:

In modo attivo e costruttivo

In modo attivo

In modo pertinente

In modo settoriale

In modo saltuario e/o poco pertinente

Solo se sollecitato

- IMPEGNO

Si impegna in modo:

Assiduo e produttivo

Costante

Abbastanza regolare

Settoriale

Superficiale

Scarso

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Certificazione delle competenze - Esame di Stato a conclusione del primo ciclo d’istruzione

Al termine della scuola primaria viene rilasciato alle

famiglie un documento che certifica il livello raggiunto dall’alunno riguardo alle competenze

trasversali e di cittadinanza.

I livelli considerati sono quelli indicati dal Miur nella

scheda di certificazione delle competenze e sono i

seguenti:

Iniziale: l’alunno/a, se opportunamente guidato/a,

svolge compiti semplici in situazioni note.

Base: l’alunno/a svolge compiti semplici anche in

situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

Intermedio: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

Avanzato: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso

delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene

le proprie opinioni e assume in modo responsabile

decisioni consapevoli.

Al termine della scuola secondaria di primo grado è previsto l’esame di Stato. A determinarne l’esitoconcorrono i risultati delle prove scritte e orali, e il giudizio di idoneità espresso dal Consiglio di classe in decimi.

Il voto finale è costituito dalla media dei voti ottenuti nelle singole prove e nel giudizio d’idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

Ai candidati che conseguono la valutazione di 10/10 può essere assegnata la lode.

La valutazione complessiva è accompagnata dalla certificazione delle competenze

Criteri per garantire omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione

Indicazioni di carattere generale

Gli insegnanti nella loro programmazione esplicitano

› l’oggetto della valutazione (conoscenze, abilità, comportamenti, atteggiamenti, competenze);

› le procedure (tipo di prove, interpretazione dei dati, espressione del giudizio);

› i tempi (periodi e scadenze da rispettare);

› gli strumenti da utilizzare nel processo valutativo.

La valutazione degli alunni con disabilità, certificata nelle forme e con le modalità previste dalledisposizioni in vigore, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Per gli altri alunni con bisogni educativi speciali e per quelli con disturbi specifici di apprendimento DSA, certificati secondo le vigenti disposizioni, le verifiche e la valutazione degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive.

A tal fine, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei e previsti nel piano di studi personalizzato o PdP.

Caratteristiche delle prove e modalità di somministrazione

Le verifiche dovranno avere una struttura e un contenuto coerenti rispetto agli obiettivi che ci si prefigge di testare.

Dovranno, inoltre, essere equilibrate, congruenti rispetto a ciò che si vuole misurare, graduate nel prevedere le difficoltà, e strutturate secondo modalità coerenti con il percorso di apprendimento attivato.

La loro somministrazione andrà comunicata agli alunni con un congruo anticipo. I docenti, inoltre, avranno cura di programmare le prove con scadenze tali da evitare, per quanto possibile, un’eccessiva concentrazione e sovrapposizione dei carichi di studio previsti dalle diverse discipline.

Ogni docente provvederà ad effettuare, nell’arco del quadrimestre, un numero di verifiche scritte e orali tale da consentire la valutazione delle potenzialità e dei progressi degli alunni, e utile ad individuare con tempestività eventuali lacune negli apprendimenti, anche al fine di predisporre le relative attività di recupero.

La valutazione delle competenze si basa su un insieme di elementi di valutazione eterogenei, in parte raccolti durante le regolari attività, in parte desunti da “compiti significativi in situazione” realizzati singolarmente o in gruppo, in autonomia e responsabilità.

È compito dei docenti elaborare, nell’arco dell’anno scolastico, almeno una prova significativa che proponga agli alunni problemi da risolvere o situazioni nuove da gestire in prima persona, stimolandoli a mobilitare le abilità e le conoscenze acquisite nei diversi assi culturali.

Registrazione e interpretazione dei dati

Il voto è il codice utilizzato per esprimere la sintesi valutativa, ma non può essere considerato l’unico strumento di valutazione. La misurazione effettuata attraverso le verifiche (orali, scritte, grafiche, pratiche) deve avvalersi di altri strumenti, in particolare dei descrittori rispetto ai quali si possono individuare più livelli, ai quali eventualmente far corrispondere un punteggio.

Sarà cura di ciascun insegnante rendere chiari e trasparenti i criteri adottati, secondo le modalitàritenute più idonee e confacenti alla disciplina di insegnamento.

Nell’operazione di passaggio dalla misurazione/osservazione alla valutazione periodica e sommativa, l’espressione dei voti in decimi (giudizi sintetici disciplinari) terrà conto, oltre che del livello diapprendimento raggiunto, anche delle rilevazioni riguardo ai seguenti aspetti:

› qualità dell’atteggiamento manifestato dall’alunno;

› grado di progresso registrato rispetto alla sua situazione di partenza;

› livello di prestazione raggiunto rispetto alle potenzialità personali;

› atteggiamenti e comportamenti cognitivi richiesti dallo specifico disciplinare e messi in atto dall’allievo;

› risultati di eventuali percorsi di recupero o approfondimento.

Comunicazione degli esiti agli alunni

Le prove di verifica dovranno essere corrette e consegnate in tempi sufficientemente rapidi.

Nella scuola primaria è indispensabile che il feedback giunga abbastanza rapidamente, affinché i bambini possano realmente essere coinvolti nella riflessione sul compito svolto.

Nella scuola secondaria il tempo massimo previsto per la correzione è di 15 giorni.

Le prove dovranno essere corredate di tutti gli elementi utili a rendere gli alunni consapevoli del grado di apprendimento raggiunto (spiegazione chiara degli errori compiuti e delle relative correzioni) L’esito delle verifiche effettuate in itinere, sulla base dei diversi parametri disciplinari, verrà tradotto in giudizio sintetico espresso in voto, e affiancato da commenti contenenti indicazioni, suggerimenti e tutto quanto l’insegnante riterrà utile comunicare all’allievo.

Nel formulare il giudizio analitico sul livello globale di maturazione, gli insegnanti si baseranno sulla valutazione collegiale delle abilità trasversali e degli atteggiamenti di

seguito definiti:

› attenzione e concentrazione

› interesse e partecipazione

› impegno

› modalità di lavoro e gestione dei tempi

› abilità di studio

Il giudizio sintetico sarà accompagnato da una valutazione discorsiva nei casi di seguito elencati.

› L’alunno assume comportamenti non del tutto conformi a quelli descritti in un livello ed è pertanto necessario pervenire ad una valutazione media. È opportuno specificare quali sono gli aspetti del comportamento non ancora adeguati, o viceversa quelli che si distinguono in positivo rispetto al livello mediamente raggiunto.

› In tutti i casi in cui l’alunno necessita di richiami. È opportuno infatti spiegare qual è l’atteggiamento assunto nell’ambito del dialogo educativo.

› In tutti i casi in cui gli insegnanti lo ritengano utile, ai fini di una comunicazione trasparente e allo scopo di stimolare la consapevolezza da parte dell’alunno e della famiglia.

Modalità di comunicazione tra scuola e famiglia

La scuola assicura alle famiglie una comunicazione tempestiva della valutazione.

In tutti i gradi di scuola sono previsti momenti di incontro tra gli insegnanti e le famiglie, per il confronto di opinioni sul percorso di maturazione e di apprendimento dell’alunno; per la comunicazione da parte degli insegnanti delle valutazioni periodiche ed annuali; per la condivisione di strategie ed obiettivi in vista della soluzione di eventuali problemi.

In novembre, febbraio, marzo-aprile, giugno, si effettuano colloqui individuali con i genitori degli alunni.

Nelle Scuole Primarie e Secondarie, in occasione dei colloqui che si tengono a febbraio e a giugno, viene consegnato alle famiglie il documento di valutazione, che contiene rispettivamente la valutazione periodica e quella annuale.

Nelle Scuole Secondarie inoltre, le valutazioni relative alle prove di verifica vengono comunicate tramite registro elettronico e , in caso di necessità, anche sul libretto personale/diario; durante i colloqui i genitori possono prendere visione dei compiti in classe.

Nei mesi di Dicembre ed Aprile, viene dato ai genitori della scuola secondaria di primo grado anche il rapporto informativo (pagellina), in cui viene espressa in sintesi la situazione dell’alunno in una fase intermedia del processo educativo.

Valutazione esterna ( Prove INVALSI )

Questa forma di valutazione, che persegue obiettivi differenti ma complementari rispetto a quelle della scuola, é finalizzata a valutare il sistema scolastico e ad offrire alle scuole elementi oggettivi di confronto. Essa si basa su prove predisposte dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI ).

Deroghe ALLA FREQUENZA

Criteri per deroghe

Ai sensi dell'art. 11 comma primo del Dlgs 59/2004, sono consentite, ai fini della validità dell'a.s., assenze per ¼ del monte ore relativo all'orario personalizzato (differente tra normale e prolungato), salvo eventuali deroghe valutate dalla scuola. Il numero delle assenze va considerato alla data dello scrutinio.

Criteri per eventuali deroghe a tale limite:

- assenze documentate e motivate sulla base di serie ragioni ostative (malattie, provvedimenti del tribunale dei minori ecc.);

- partecipazione a gare sportive promosse da Federazioni aderenti al CONI o dall'amministrazione scolastica;

- adesione a confessioni religiose per le quali ci sia una convenzione di riconoscimento con lo Stato;

- inserimento in corso d'anno senza pregressa documentazione;

- valutazione di una concreta possibilità di recupero degli apprendimenti eventualmente non completamente acquisiti.